L’arte di Rosangela Rotella nasce da un dialogo silenzioso con l’anima umana, una ricerca di verità emotiva che si esprime attraverso una figurazione moderna, colta e intensa. Nata a Bologna il 1° ottobre 1969 e residente a Valsamoggia, Rotella manifesta fin dall’infanzia un talento istintivo per il disegno e la pittura. Le prime prove, fatte di tempere e matite, rivelano una naturale predisposizione all’osservazione e alla rappresentazione, inizialmente attraverso i volti e i personaggi dei cartoni animati, e in seguito nella riproduzione dei capolavori della pittura classica.

Questa predisposizione, unita a un innato bisogno di esprimersi, evolve negli anni in un percorso di formazione personale, che la porta a sperimentare tecniche diverse, dall’olio all’acrilico, affinando progressivamente la propria sensibilità cromatica. L’esperienza nello studio del pittore Milo Artuso, seppur breve, segna un passaggio importante: la pittura di Rotella acquisisce maggiore profondità tonale e controllo della luce, qualità che diventeranno tratti distintivi del suo stile maturo.

Il percorso creativo non è però lineare. Rotella, come molti artisti, attraversa fasi di silenzio e di esplorazione interiore. Per un periodo si allontana dal pennello, dedicandosi alla fotografia, al restauro e alla poesia, attività che, lungi dall’essere marginali, arricchiscono il suo sguardo e la sua capacità di narrare. Quando torna alla pittura, poco prima della pandemia, lo fa con una consapevolezza rinnovata e con una predilezione per la tecnica acrilica, che diventa il suo mezzo espressivo privilegiato.

Al centro della sua ricerca pittorica si trova il volto umano. Non si tratta di una ritrattistica accademica, ma di un’indagine sull’anima che si manifesta attraverso l’intensità di uno sguardo, la delicatezza di un’espressione, il movimento impercettibile di un tratto. Rotella non si limita a rappresentare: scava, trasfigura, porta alla luce quel mondo invisibile che abita dietro i lineamenti. La sua pittura, per questo, non si ferma mai alla superficie: ogni ritratto sembra custodire una storia, un’emozione sospesa, una vibrazione interiore.

Il linguaggio visivo dell’artista è caratterizzato da una straordinaria sensibilità tecnica. L’uso del colore è calibrato, mai eccessivo, capace di creare atmosfere che oscillano tra il reale e il sognante. La luce, elemento centrale nelle sue tele, diventa una metafora di rivelazione: illumina non solo i volti, ma anche l’intimità di ciò che essi suggeriscono. Ogni pennellata si traduce in un gesto meditativo, quasi fosse una scrittura poetica che prende forma sulla tela.

La poetica di Rosangela Rotella si colloca in una dimensione contemporanea, ma con radici profonde nella tradizione figurativa. C’è nelle sue opere un’eco dei maestri del passato, non come imitazione, ma come memoria viva, reinterpretata con sensibilità moderna. È un’arte che non cerca l’effetto immediato, ma la relazione silenziosa con lo spettatore, invitandolo a fermarsi e a guardare davvero, oltre l’apparenza.

In un’epoca che spesso predilige immagini rapide e superficiali, la pittura di Rotella rappresenta un invito alla contemplazione. È una pittura che sa essere terapeutica, sia per chi la crea sia per chi la osserva, perché porta con sé una dimensione di ascolto e di intimità. Con il suo lavoro, Rosangela Rotella restituisce alla figurazione il compito più autentico: dare forma al sentire umano, trasformare la fragilità in bellezza, la luce interiore in visione condivisa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here