Pamela Caddeo, autodidatta nata a Genova il 23 luglio 1975, incarna un esempio autentico di vocazione artistica ritrovata. Dopo un’infanzia segnata da una spiccata sensibilità creativa, è nel 2017 che torna a immergersi completamente nell’arte, dando nuovo slancio a una produzione intensa e poliedrica. Da allora, la sua attività si estende dalla pittura alla realizzazione di oggetti artigianali come bigiotteria, vasi in cemento, candele e ritratti animali incisi su legno tramite pantografo.
La cifra stilistica di Pamy si distingue per un approccio libero, istintivo e profondamente materico. L’artista non parte mai da un soggetto predefinito: si affida piuttosto all’impulso del momento, lasciando che l’atto creativo emerga spontaneamente. Questo atteggiamento si traduce in una pittura gestuale, fatta di stratificazioni, contrasti e dinamiche che nascono dall’interazione viva tra gesto e materia.
Nei suoi lavori, le tecniche miste sono il terreno privilegiato per dare forma a una ricerca visiva in continua evoluzione. Acrilico, cera, pastello a olio colato sul fuoco, fili, cellulosa, gesso, vernici murarie e tridimensionali si fondono in superfici dense, tattili, dove il colore non è mai solo colore, ma corpo, presenza. La materia diventa così protagonista, non semplice supporto ma veicolo emotivo, linguaggio autonomo capace di suggerire tensioni interiori, slanci vitali, riflessioni intime.
Nella produzione su legno, Pamy si concentra sulla rappresentazione del mondo animale, esaltando l’espressività naturale dei soggetti con un tratto incisivo e diretto. Anche in questi lavori emerge il suo sguardo empatico, capace di cogliere l’anima delle cose più che la loro forma.
Lontana da logiche accademiche o commerciali, Pamela Caddeo porta avanti una ricerca autentica, fondata sull’urgenza del fare, sulla libertà dell’espressione e sull’incontro sensibile con la materia. La sua arte è un dialogo costante tra istinto e tecnica, tra spontaneità e profondità, capace di generare opere che non si spiegano, ma si sentono.