Creativo, visionario, futurista, ecclettico. L’artista milanese è poliedrico, aperto all’utilizzo di ogni forma di arte espressiva senza porre alcun limite alla creatività. Lo scopo essenziale della propria arte è di soddisfare l’esigenza di comunicare amore, bellezza ed emozioni. L’arte di Jack Ottanio è il risultato dell’esperienza di vita maturata nei decenni di relazioni umane con ogni sorta di varietà di razza, età, sesso e cultura.
Nell’anima dell’artista albergano le esperienze culturali assorbite da tutte le persone conosciute e frequentate nei molteplici viaggi in tutte le nazioni europee, Usa, Cina, nord Africa e decine di isole  del mediterraneo: una miscela culturale che esplode nell’espressione artistica finale.
L’artista è un puro “metropolitano” con un mix di  contemporaneità e futuro.  Ogni sua opera è proiettata verso un futuro lontano, astratto, colorato, allegro, creativo. Jack Ottanio utilizza diverse tecniche per creare la propria forma di arte e soddisfare la propria creatività, destinata a compiacere la propria esigenza di regalare al prossimo tutte le emozioni possibili, semplicemente attraverso la propria espressione artistica.
“The Akrilika Collection” è la pittura preferita da Jack. Nei quadri dipinti emerge la visione post moderna e futurista della realtà di oggi. Ovviamente, la realtà vista dagli occhi e la mente di Jack. La pittura dell’artista è vistosamente miscelata con le radici della cultura Pop Art inglese ed americana, unica e rivoluzionaria, degli anni settanta. Di fatto, la Pop Art è il solco tramandato dalla storia degli anni settanta ed ottanta a quella metropolitana del ventunesimo secolo. Anni in cui Jack è cresciuto nella realtà euforica, mitteleuropea e metropolitana di Milano. L’artista utilizza solo colori forti e aggressivi, che diventano l’essenza della collezione AKRILIKA. La tecnica adottata è quella dei colori acrilici, metallici, il glittering ed il markering. L’arte di Jack è variegata nei soggetti, mai imbrigliata in schemi fissi. Pesci innamorati, città futuriste, giardini planetari esistenti solo in pianeti lontani nelle galassie sperdute, cartoline di paesi e borghi immaginari futuristi, città e oggetti di pietra, maschere e volti di personaggi reali ed astratti e così via. Jack è ossessionato da una sola cosa: la propria creatività. Grazie alla propria originalità, la popolarità dell’artista cresce in modo esponenziale, così come anche i premi ed riconoscimenti dalla critica autorevole.
L’intervista
Quando e come è cominciato il suo percorso artistico?
Sin da bambino disegnavo. Amavo colorare qualsiasi cosa. La mia creatività era espressa in molte forme diverse, ma quella preferita era colorare un foglio bianco. Con il crescere ed il passare degli anni, ho coltivato la mia passione per la pittura, ma solo negli ultimi anni è divenuta una concreta attività metodica. Ho sempre ammirato l’arte moderna e sono stato influenzato dagli anni settanta e ottanta: all’epoca ventenne. Quel periodo, bello ed emozionante, è stato da me vissuto a Milano. I miei viaggi a Londra mi hanno fatto conoscere la vera Pop Art anglosassone, e da quell’epoca, questa stupenda forma d’arte è sempre stata la mia fonte di ispirazione, anche se da me interpretata con la mia idea e tecnica pittorica.
Come nasce una sua opera? Cos’è per lei l’ispirazione?
Quando sono davanti alla tela bianca, per un istante, immagino il quadro. Non disegno mai prima il bozzetto ma lascio che l’impeto della mia creatività guidi la mia mano destra. Certamente, vi sono immagini piu’ ricorrenti e che dipingo piu’ frequentemente, anche se in maniera sempre diversa. L’ispirazione è il risultato della nostra esperienza di vita, almeno credo. La nostra anima, cuore e cervello assorbe tutto il nostro vissuto, nel bene e nel male. Quando chiedi alla tua creatività di regalarti un quadro, essa è la fusion degli anni vissuti. Almeno, per me è così.
Qual’è il messaggio implicato nelle sue opere, cosa vuole trasmettere?
Nelle mie opere si leggono sempre messaggi. E’ una variabile per me importante. Essenzialmente, desidero regalare alle persone che ammirano una mia opera solo sensazioni positive: amore, allegria, serenità, positività, emozioni. Nella mia collezione AKRILIKA uso tecniche di colorazioni aggressive, emozionanti, forti. Proprio per donare un’anima anche al mio quadro. Credo che l’arte, in generale e nelle forme piu’ classiche o innovative, debba regalare al mondo tutta la bellezza e bontà racchiusa nei cuori degli artisti. Essi regalano, donano, e senza comunicare l’arte non esprime nulla. I miei colori , puri, senza nuances, hanno l’obbligo di regalare amore e allegria. Ecco, questo è il messaggio che in ogni mia opera il pubblico deve ricevere: se fallisco, allora non è arte bensì solo una tela imbrattata!

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