In alto – Una generazione fluida, acrilico e olio su tela, cm 60×100 (Particolare)

Riscontriamo, nella dialettica compositiva di Katiuscia Papaleo, tutta la maestria del lascito estetico novecentesco. Il suo approcciarsi al supporto è testimonianza di concreta consapevolezza del proprio talento pittorico. Le composizioni dell’Artista possono essere viste come un repertorio di situazioni esistenziali, un universo di emozioni sottili, dove vengono illustrate situazioni ed eventi con personaggi a volte sereni e gioiosi, a volte profondi e concentrati su se stessi, ma sempre espressi tramite un disegno accurato e raffinate scelte cromatiche, impostate su complessi giochi tonali. Quelle di Papaleo sono narrazioni visive concepite per esplorare l’interiorità dei personaggi, raffigurati su sfondi accesi per sottolinearne la dimensione emblematica che travalica le contingenze della quotidianità.
L’aura romantica che pervade queste opere esprime un messaggio di amore profondo per la vita in tutte le sue sfaccettature, attuando una figurazione dove la bellezza sconfigge l’ombrosità della malinconia, che pure emerge nell’intensità espressiva dei volti, rimandando a profonde riflessioni sulla complessità della vita.
Lontana da qualsiasi desiderio di stupire e impressionare a tutti i costi, l’artista persegue una ricerca originale e non scontata di interpretazione e rielaborazione dei canoni della pittura, pervenendo a un linguaggio interessante nel panorama contemporaneo.
Le sue composizioni si caratterizzano per un superbo rigore formale e per la scelta programmatica di utilizzare colori prevalentemente accesi.
Nulla è concesso all’ornamentazione accessoria: tutta l’attenzione di Papaleo si concentra esclusivamente sul tema centrale dell’opera, che dunque si carica di una tensione emotiva così intensa e penetrante da impressionare qualsiasi osservatore, sia credente che laico, con il suo messaggio universale.

 

Nata a Milano, inizia presto a dedicarsi alla pittura presso gli studi pittorici degli artisti del naviglio grande a Milano. Alla “Fucina dei Colori” del Maestro Benito Trolese, inizia ad approfondire con maggiore incisività il suo percorso pittorico e ad acquisire nuove tecniche e competenze. L’amore per l’arte ha indotto Katiuscia a sviluppare la sua cultura artistica attraverso studi dedicati all’arte moderna e all’arte contemporanea.  Le sue partecipazioni sono state presenti anche in riviste di settore, oltre a partecipazioni televisive (TGCOM24 – Classic Drive Art – Percorsi d’Arte su Canale Italia).  Diversi i riconoscimenti ricevuti. Da evidenziare il 1° premio nella XXXI edizione del concorso di Arte Sacra, finalista per partecipazione a EXPO 2015 con l’opera “l’oro che nutre la vita”, dopo una ristretta selezione a soli 30 pittori su scala nazionale, Premio finalista Biennale di Montecarlo, 1° Premio “The Great Italian Art in London”,  1° premio concorso Quadriennale della Lupa Capitolina Arti Visive e altri premi e segnalazioni di merito. Collabora costantemente con Gallerie ed Associazioni Artistiche da cui viene selezionata e in diverse manifestazioni curate da Vittorio Sgarbi.

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