Tra sperimentazione e poesia si colloca l’esperianza artistica di Anna Carignani. La pittrice partenopea, riversa nel suo incedere creativo le esperienze maturate sia nel campo professionale che esistenziale. La sua è una narrazione dal forte impatto, caratterizzata da ampie campiture e dettagli che alle volte rasentano l’astrazione (si veda ad esempio “Ti ho comprato quella spilla che ti illuminava il viso”), in altre l’impostazione sembra evocare la Pop Art. Ma andando oltre tali collocazioni stilistiche, scopriamo una sensibilità struggente, ben testimoniata dai titoli delle sue opere “Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare” o la già citata “Ti ho comprato quella spilla che ti illuminava il viso”. Una poetica che crea delle suggestioni che si impongono all’attenzione dell’osservatore, coinvolgendolo in una visione sospesa tra la realtà e l’immaginazione, dove l’apparenza si  trasmuta in un’evocazione simbolica, che per l’artista è l’humus più fertile sul quale elaborare la sua poetica.

Sandro Serradifalco

Nata a Napoli, da oltre trenta anni vive a Roma iscritta nell’albo dei praticanti, iscritta all’albo dei praticanti giornalisti, ha collaborato con alcune riviste e quotidiani. Ha vissuto per alcuni periodi a Parigi, New York e Londra. Appassionata d’arte fin da giovane età, si è inizialmente cimentata nella decorazione della ceramica. Negli ultimi anni si è avvicinata alla pittura. Partendo dallo studio e dalla sperimentazione  di svariate tecniche di pastello olio e acrilico. L’impegno nell’apprendimento ha generato in lei il profondo desiderio di esprimere sentimenti e sensazioni realizzando lavori di svariata natura, partendo dalla riproduzione di immagini fotografiche colte personalmente e che avevano in lei suscitato particolari emozioni e riflessioni.  Le sue opere hanno partecipato a numerosi  eventi espositivi riscuotendo diversi premi e consensi da parte del pubblico e della critica.

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